Relatrice: Dott.ssa Silvia Vanotti.
Iscritti ANCSI: 10€, Non iscritti: 15€.
Relatrice: Dott.ssa Silvia Vanotti.
Iscritti ANCSI: 10€, Non iscritti: 15€.
DI COSA PARLEREMO
“Sfatare miti e riconoscere il valore evolutivo del pianto nella relazione genitore-bambino.”
Il pianto di un bambino smuove. Smuove dentro, profondamente. E questo è tanto più vero quando ci si prende cura di un neonato, quando si accompagna un genitore fragile, stanco, spesso preoccupato di “fare danni”, di generare un trauma ogni volta che il proprio figlio piange.
Negli ultimi anni, nel desiderio – legittimo e importante – di tutelare il benessere emotivo dei più piccoli, si è fatta strada un’idea distorta: che ogni lacrima sia pericolosa, che ogni pianto sia segno di un trauma in atto. Ma è davvero così? È sempre così?
Come psicologi, pedagogisti, ostetriche, consulenti del sonno e professionisti che accompagnano le famiglie, siamo spesso di fronte a genitori sopraffatti dal senso di colpa, terrorizzati all’idea di “far piangere troppo” il proprio bambino. Eppure il pianto ha anche una funzione evolutiva, comunicativa, persino relazionale. È un linguaggio primitivo, ma potente.
In questo incontro apriremo uno spazio di riflessione su cosa sia davvero il pianto nel primo anno di vita, su come riconoscerne le sfumature, su quando e perché può diventare un segnale di disagio profondo… ma anche su quanto, nella maggior parte dei casi, sia uno strumento di regolazione, non un marchio di trauma.
Parleremo di neuroscienze, di attaccamento, di empatia, ma anche di confini sani, di autoregolazione e di co-regolazione. Soprattutto, cercheremo di fornire strumenti pratici e visione per sostenere i genitori nel trovare un equilibrio tra accoglienza e contenimento, tra empatia e competenza.
Perché il nostro compito non è solo tranquillizzare, ma accompagnare nella comprensione. Non solo rassicurare, ma offrire letture che nutrano fiducia e non paure.
SILVIA VANOTTI
Sono Silvia Vanotti, psicologa clinica che ha scelto di formarsi nell’ambito perinatale conseguendo un master di alta formazione in psicologia, psichiatria e psicopatologia perinatale.
L’interesse per questo ambito è nato dal desiderio di accompagnare la coppia in un periodo caratterizzato da grandi sogni e cambiamenti. Supporto la coppia nell’affrontare gli scenari che potrebbe sperimentare in questo periodo di vita: infertilità, lutto perinatale, gravidanza e post partum.
È un periodo di vita molto delicato ma spesso anche edulcorato e questo crea una sensazione di inefficacia e incapacità che fa crollare il singolo e la coppia. Amo il mio lavoro perché lavorare con i genitori significa costruire importanti consapevolezze, andare oltre gli stigmi e portare alla luce il genitore che ognuno di noi vuole essere: con i suoi tempi e obiettivi. Un genitore sereno trasmetterà questa emozione anche al suo piccolo e questa è una conquista meravigliosa.